IL CAMBIAMENTO

*"se quello che faccio potesse servire anche ad un'unica persona, e se anche quell'unica persona fossi io, non sarà stato inutile" .

*"Le mani che aiutano sono più sacre delle bocche che pregano".


*" Per me, una persona eccezionale è quella che si interroga sempre, laddove gli altri vanno avanti come pecore." (F.De Andrè).

mercoledì 25 febbraio 2009

Vaffanculo



YouTube - Marco Masini - Vaffanculo clicca sul titolo per vedere il video.

QUANDO CE VO', CE VO' ! A BUON INTENDITOR, POCHE PAROLE.

martedì 24 febbraio 2009

Commenti al Vangelo: i veri ed i falsi farisei contemporanei (l'ipocrisia)


da La Chiesa.it

I veri e i falsi farisei contemporanei.

Don Girolamo Capita (giovani) XXIX Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (16/10/2005)Vangelo: Mt 22,15-21

Nel vangelo di questa domenica, i farisei tentano un approccio alla verità, definito da Gesù stesso ipocrita. Cosa vogliono sapere o conoscere da Gesù? Dalla loro domanda scaturisce anche una loro visione parziale della vita. C'è da notare che i farisei non erano tutti uguali, come d'altronde non lo siamo noi cristiani, oggi. Infatti il "vero" fariseo era colui che viveva la propria fede con autenticità, per cui le pratiche esteriori derivanti dall'osservanza della legge di Dio erano il frutto di una vita plasmata dall'ascolto obbediente della Parola di Dio. Il vero fariseo sapeva essere accogliente, misericordioso e sicuramente avrebbe prestato soccorso al samaritano percosso e derubato sulla strada da Gerusalemme a Gerico. Ma i farisei che incontriamo nel vangelo di oggi sono ipocriti. Chiamano Gesù, Maestro, ma non lo seguono! Gli chiedono qual è la via per conoscere la verità, ma non la percorrono. E poi quale verità domandano o cercano? Quella di comodo, la verità soggettiva, quella che si può dominare, manipolare a proprio piacimento. La loro visione parziale della vita di fede relegata al culto sganciato dalla vita, e dunque non incidente nella vita stessa, preclude la loro possibilità di comprendere e conoscere. Questi farisei sono gli stessi di quelli che Gesù stigmatizzò negativamente nella parabola del buon samaritano come incapaci di amare il prossimo, pur essendo illusi di amare Dio con la semplice osservanza di una legge cultuale. Questi farisei sono furbi. E' la furbizia astuta di chi cerca i propri interessi: eliminare Gesù perché da fastidio. Questo Gesù è da non accogliere!!! Allora pensano di cogliere in fallo Gesù con la famosa domanda: è lecito pagare il tributo a Cesare? Ironia del vangelo. Questi farisei hanno elaborato il tranello per loro! Nella risposta di Gesù vi è lo smascheramento della grettezza della loro fede. Se Gesù avesse risposto di si, avrebbe avuto contro gli ambienti israeliti più ostili ai romani, come i rivoluzionari zeloti, ma avrebbe avuto dalla sua parte i romani, i farisei e i sacerdoti che dai romani godevano alcuni privilegi; se avesse risposto di no, inversa sarebbe la situazione. In ogni caso Gesù avrebbe dovuto prendere una posizione di parte. Dunque essi "tentano" Gesù, volendolo forzare ad assumere un approccio parziale se non addirittura dicotomico alla realtà della vita. Con la sua risposta Gesù evita tale approccio dicotomico o parziale, recuperando integralmente i dati della realtà. Egli si rivela, svelando agli uomini la loro identità. Di chi è l'effige sulla moneta. Di Cesare. Allora date a Cesare quel che è di Cesare MA a Dio ciò che è di Dio. Da notare non c'è la congiunzione "E" a Dio quello che è di Dio, la quale potrebbe giustificare un approccio separatistico alla realtà, ma la particella MA. Ciò significa che ogni persona vive nella civiltà organizzata con le proprie istituzioni politiche, sociali, economiche da rispettare, ma non se queste siano lesive della dignità di ogni persona in quanto creata da Dio a sua immagine e somiglianza! È nell'amore ad ogni persona umana che si rende a Dio ciò che e di Dio e a Cesare ciò che è di Cesare. Non ci può essere separazione tra fede e vita economica, politica, sociale. La persona cristiana lo è sempre nella sua vita, altrimenti rischia di diventare come i farisei ipocriti del vangelo odierno. Oggi sentiamo parlare da più parti che la libertà religiosa, conquista fondamentale delle democrazie moderne occidentali, debba essere relegata alla sfera privata, intendendo perciò che, da noi in Italia, i cristiani lo devono essere solo nelle chiese e nelle loro case, e non anche nei parlamenti, nelle strutture socio-economiche contemporanee. Questo perché anche per tanti "ipocriti" oggi Dio è da non accogliere o addirittura da eliminare! Se fosse così significherebbe far perdere ai cristiani di oggi e a voi, carissimi giovani cristiani il sapore del sale della terra e lo splendore della luce del mondo. Ma nel vangelo Gesù si rivela ancora una volta non nemico dei farisei, per il fatto stesso che loro non comprendono, o per il fatto che gli tendono un tranello. Quel date a....., è nel contempo un invito che nasce dal cuore misericordioso, del Figlio di Dio ma anche dal Figlio dell'uomo, ad aprire il loro cuore all'ascolto accogliente della Parola di Dio, e a riscoprirsi figli di uno stesso Padre, figli di una stessa "terra", cioè a riscoprire la loro dignità di essere creati a immagine e somiglianza di Dio e di essere amati profondamente da Dio Creatore e Padre. Dalla riscoperta di essere amati dal Padre, dalla conversione a Lui non come un Maestro ma come il Signore Risorto, nascerà la nuova umanità, il nuovo e autentico "fariseo" che è capace di vivere nel mondo per il bene dell'umanità a lode di Dio. Buon cammino.

lunedì 23 febbraio 2009

A Cupra cresce il consenso per il Partito Socialista. Ecco le prime candidature. Bobo Craxi a Cupra durante la campagna elettorale.















A poco più di tre mesi dalle elezioni comunali, appare sempre più chiaro un incremento di consensi nei confronti del Partito Socialista a Cupra. Da mesi viene fatta una capillare informazione sia sulla stampa locale che sul web ed il PS è stato l'unico partito a dare già da vari mesi la parola ai cittadini attraverso l' apposito indirizzo e.mail socialisti.cupra@alice.it ed un dettagliato modulo per segnalazioni e proposte da compilare nella pagina cuprense del sito della federazione provinciale.
Abbiamo ricevuto un discreto numero di messaggi con utili proposte che non mancheremo di vagliare ed eventualmente inserire nel programma amministrativo della lista civica che stiamo definendo insieme a componenti dell'amministrazione uscente, dei partiti UDC e PDL e di tanti cittadini, soprattutto giovani, che sono al di fuori dei partiti.
Anticipiamo, comunque, che il PS parteciperà con due o tre candidati e, in caso di vittoria, sarà presente in giunta con un assessore. Per quanto riguarda i nomi possiamo confermare la presenza diretta del coordinatore locale Maurizio Virgulti, funzionario comunale da oltre 20 anni con notevole esperienza in vari settori, e di Sergio Muzzi, già assessore in una passata amministrazione ed attualmente impegnato nel volontariato, attività sociali e ricreative. Sarà comunque una coalizione fortemente rinnovata negli uomini e con un programma innovativo e di concreto sviluppo per la nostra cittadina; i punti cardine dell'impegno amministrativo dei socialisti saranno il potenziamento dei servizi al cittadino, le politiche sociali e sanitarie, l'incremento e qualificazione delle iniziative turistico-culturali ed il sostegno nelle forme possibili alle attività commerciali e produttive tese anche a favorire l'occupazione soprattutto giovanile.
Per quanto riguarda le elezioni provinciali, ancora non sono state definite le alleanze e la candidatura socialista per il collegio Cupra-Massignano-Montefiore dell'Aso.
Comunichiamo sin d'ora che, nel corso della campagna elettorale, avremo la presenza del compagno Bobo Craxi in occasione di una manifestazione in fase di organizzazione.
Cogliamo l'occasione per comunicare che è ufficialmente attivo il blog del PS di Cupra Marittima all'indirizzo socialisticupra.blogspot.com e dove si potranno visionare informazioni e novità e lasciare commenti.

Grazie dell'attenzione.
PS Cupra Marittima

sabato 21 febbraio 2009

Bobo Craxi: "grazie Peppino"

Facebook Note di Vittorio Lussana

Un piano straordinario dei Comuni, Province e Regioni per fronteggiare la crisi economica. LE PROPOSTE DEI SOCIALISTI.


In ogni Comune, in ogni Provincia, in ogni Regione italiana i socialisti presenteranno, entro il 1 marzo, undici proposte per sostenere le famiglie in difficoltà economica.

1.Interventi di coesione sociale: incremento dei fondi per le borse di studio; fondi per gli anziani destinati al pagamento delle utenze domestiche; fondi per studenti universitari sotto forma di contributo alle spese di trasporto, acquisto libri, tasse universitarie.
2.Intervento per dilazione del pagamento dei mutui per acquisto della prima casa previo accordo-quadro tra amministrazione locale ed istituto di credito.
3.Incentivi economici per imprese operanti nel commercio al minuto finalizzati a investimenti.
4.Variazione delle rette per nidi, materne, mense e trasporti scolastici ed esenzione dal pagamento per quanti hanno perso il lavoro lasciando la famiglia a reddito zero.
5.Fruizione allargata delle esenzioni sulle rette dei servizi educativi.

6.Accordi con istituti di credito per agevolare lo smobilizzo dei crediti vantati da fornitori di beni e servizi comunali attraverso anticipi su fatture.

7.Istituzione del ‘reddito di cittadinanza’ per chi ha perso il lavoro, vincolando l’indennità alla partecipazione a corsi di formazione
8.In attesa della entrata in vigore del punto 7), una tantum di 2000 Euro per quei lavoratori che hanno perso l’occupazione e che non possono contare sugli ammortizzatori sociali.
9.Fondo di garanzia per l’accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese destinato a investimenti e ripatrimonializzazioni.
10.Impiego di disoccupati in funzioni di natura civica: dal controllo delle strade alla vigilanza di parchi e giardini pubblici, scuole, monumenti, etc…

11.Mutui agevolati per giovani coppie destinati all’acquisto della prima casa. Riccardo Nencini

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giovedì 19 febbraio 2009

venerdì 13 febbraio 2009

Clero e riflessioni

"molti di loro vivono quotidianamente circondati dalla parola di Cristo, ma la parola di Cristo non e' mai penetrata in loro"

Note di Lino Condello su facebook. clicca sul link sotto.

http://www.facebook.com/home.php#/note.php?note_id=55422572014&ref=nf

mercoledì 11 febbraio 2009

I love Cupra Marittima


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(foto di Marcello Vagnoni)

libera Chiesa in libero Stato


CLICCA SUL TITOLO PER VEDERE IL VIDEO DEL SEGRETARIO RICCARDO NENCINI.


11/02/2009 -
"Abbiamo scelto di manifestare al confine con lo Stato Vaticano perché in questi ultimi mesi, non solo quindi sul caso Englaro, le invasioni di campo del Pontefice nelle decisioni dello Stato Italiano sono proseguite in maniera incessante". Lo ha ffermato il segretario del Partito Socialista Riccardo Nencini, alzando un muro di cartone, legno e mattoni disegnati, nel tratto iniziale di via della Conciliazione nel giorno in cui ricorre l'80° anniversario in cui furono sottoscritti i Patti Lateranensi fra lo Stato fascista e la Chiesa Cattolica. Con Nencini erano presenti, il Coordinatore della Segreteria nazionale Marco Di Lello con Bobo Craxi, Mauro Del Bue, Lanfranco Turci, Angelo Sollazzo,Gerardo Labellarte Anna Falcone, Enzo Ceremigma, Sandro Natalini, Pierpaolo Nenni, il tesoriere del partito Oreste Pastorelli, il Segretario nazionale della FGS Luigi Iorio e numerosi militanti. "Noi difendiamo oggi - ha proseguito il Segretario del Partito rispondendo alle domande dei giornalisti presenti - un antico teorema che per primo Cavour illustrò agli italiani quando parlò di 'Libera Chiesa in Libero Stato'. Ciascuno - ha sottolineato Nencini - autonomo e indipendente dentro l'orizzonte delle proprie leggi. Rivolgiamo anche un appello duro a tutti gli eletti laici che si trovano all'interno del Partito delle Libertà perché il loro silenzio di queste settimane è colpevole e- ha concluso il leader socialista - per invitare lo loro coscienze al rapido risveglio".

DEL BUE: DOVE SONO I SOCIALISTI DEL PdL?
"Repubblicani e liberali del Pdl- osserva Mauro Del Bue della segreteria nazionale del partito - si schierano contro la proposta di legge Calabrò che impone anche a chi non le vuole alimentazione e idratazione. In altre parole -prosegue Del Bue - impone la vita vegetale anche a chi la rifiuta. Muti come pesci gli ex socialisti, con l'unica eccezione del sen. Ferruccio Saro, già assessore regionale in Friuli per il Psi. Dicevano che i socialisti- sottolinea il dirigente socialista- sono più che rappresentati nel Pdl. Non li vedo. E non li sento. E questo su un problema che è strettamente legato alle grandi battaglie di libertà e di diritti del Psi di Loris Fortuna e di Bettino Craxi. Anzi - sottolinea Del Bue - Sacconi capeggia la parte più intregralista del Pdl e Cicchitto lo sostiene. Barani e Caldoro sono d'accordo. E la Moroni, che tanto si era distinta su questi temi mesi fa? E la Boniver, la femminista Boniver, che tanto si era battuta per i diritti delle donne? E Stefania Craxi- conclude Del Bue- che porta un nome così imbarazzante? Muti. E allineati".

sabato 7 febbraio 2009

Oggi in evidenza: L'INVIDIA

Invidia
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.



L'invidia è un sentimento nei confronti di un'altra persona o gruppo di persone che possiedono qualcosa (concretamente o metaforicamente) che l'invidioso non possiede (o che gli manca).
Indice[nascondi]
1 Psicologia e sociologia
2 Religione
3 Aforismi sull'invidia
4 Bibliografia
5 Voci correlate
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Psicologia e sociologia [modifica]
Essa si caratterizza come desiderio ambivalente: di possedere ciò che gli altri possiedono, oppure che gli altri perdano quello che possiedono. L'enfasi è, quindi, sul confronto della propria situazione con quella delle persone invidiate, e non sul valore intrinseco dell'oggetto posseduto da tali persone.
Si può considerare l'invidia come il peccato "opposto" alla superbia: mentre la superbia consiste in un'eccessiva considerazione di sé, l'invidia è caratterizzata da una bassa autostima e da una concezione esagerata degli ostacoli e delle difficoltà. Spesso, infatti, il soggetto invidioso possiede delle buone qualità che possono anche essere riconosciute, ma non le considera sufficienti e si ritiene un incapace.
L'invidia può avere radici molto profonde nella personalità di un soggetto. Può essere stata causata da una mancanza di affetto in passato, da un'eccessiva competitività o da dei desideri che sono stati frustrati. Essendo le cause così rilevanti, spesso è difficile per un soggetto riuscire a risolvere il proprio problema.
Alla base dell'invidia c'è, generalmente, la disistima e l'incapacità di vedere le cose e gli altri prescindendo da sé stessi: in questo senso, si può affermare che l'invidioso è generalmente frustrato, ossessivo, manipolatore, con pochi scrupoli e talvolta ipocrita.
L'invidioso assume spesso atteggiamenti e comportamenti ben precisi e, quindi, riconoscibili. Tra i più tipici comportamenti dell'invidioso c'è il disprezzo dell'oggetto invidiato ("questa cosa, che io non ho, non vorrei comunque averla perché non mi piace"); una celebre e proverbiale rappresentazione di questo atteggiamento è la favola di Esopo La volpe e l'uva.
L'invidioso può rivolgere la propria invidia non solo verso oggetti materiali, ma anche verso presunte doti possedute dall'invidiato: per esempio, una particolare avvenenza, intelligenza o capacità, uno spiccato fascino; in tali casi, l'invidioso reagisce tentando di disprezzare o di sminuire l'invidiato, perché ai suoi occhi questo è colpevole di evidenziare ciò che l'invidioso non ha. In un certo senso, è come se si sentisse sminuito dall'esistenza dell'invidiato e, in qualche modo, danneggiato da questo.
L'invidia può provocare uno stato di profonda prostrazione: in taluni casi, l'invidioso può assumere comportamenti molto aggressivi e il tentativo di sminuire l'invidiato può raggiungere toni esasperati, arrivando anche al pubblico disprezzo e alla pubblica derisione, come a dire: "io sto male per colpa tua, perché tu metti in luce la mia inferiorità; allora devo assolutamente evidenziare le tue mancanze, i tuoi difetti, facendoti sentire ridicolo: farò in modo che anche tu soffra". Se, tuttavia, il progetto dell'invidioso fallisce, egli si sentirà sempre più debole e ridicolo.
Può essere interessante tentare di caratterizzare l'invidia rispetto al sesso: l'invidia è più maschile o femminile? Non ci sono elementi evidenti per poter affermare che gli uomini siano più invidiosi delle donne o viceversa. Certamente l'invidia è, nella maggior parte dei casi, rivolta verso lo stesso sesso: gli uomini invidiosi lo sono, in genere, di uomini e le donne di donne. E quali sono gli oggetti più comuni dell'invidia? Tra uomini l'invidia verte su aspetti economici, politici, patrimoniali, professionali, culturali, intellettivi, sessuali e, in generale, su tutto ciò che rende un uomo "più potente di un altro". Dal lato femminile, l'invidia, che per i secoli addietro verteva quasi esclusivamente sull'avvenenza e sulla capacità di seduzione, da qualche decennio a questa parte, con il cambiamento del ruolo che la donna riveste nella società, ha cominciato ad "accostarsi", per molti aspetti, a quella degli uomini.
L'invidia viene talvolta confusa con l'avidità, ovvero il desiderio di possedere beni materiali (a prescindere che questi appartengano o meno ad altri). Soprattutto in campo sentimentale, l'invidia spesso viene anche descritta come gelosia, sebbene quest'ultima sia generalmente intesa come ostilità nei confronti di chi potrebbe sottrarre al geloso qualcosa che questi già possiede.
Nella cultura popolare anglosassone e anche (forse indirettamente) italiana, l'invidia è associata al colore verde ("essere verdi di invidia"). Secondo alcuni è riferito al colore della bile, alla quale spesso è associata. Secondo altri deriva dal fatto che, essendo l'invidia contrapposta alla virtù della speranza in quanto desiderio del male altrui, abbia il suo stesso colore.

Religione [modifica]
Nella religione cattolica, l'invidia è uno dei sette peccati capitali. È considerato il secondo peccato più grave, superato solo dalla superbia. L'iconografia tradizionale la presenta nell'immagine di una donna vecchia, misera, zoppa e gobba, intenta a strapparsi dei serpenti dai capelli per gettarli contro gli altri.
Nel Purgatorio, Dante pone gli invidiosi sulla sesta cornice. Qui, i peccatori sono seduti, gli occhi cuciti con del fil di ferro per punirli di aver gioito nel vedere le disgrazie altrui.
La filosofia buddhista la considera uno dei fattori mentali (cetasika) che possono associarsi allo stato mentale (citta) dell'odio.

Aforismi sull'invidia [modifica]
L'invidia è la base della democrazia (Bertrand Russell)
Il complimento è la veste elegante dell'invidia (Ambrose Bierce)
Il silenzio dell'invidioso fa troppo rumore (Khalil Gibran)
La nostra invidia dura sempre più a lungo della felicità di quelli che invidiamo (François de La Rochefoucauld)
L'uguaglianza è l'utopia degli invidiosi (Jules Renard)
Il Re: "Ho notato che molti dei miei sudditi mi guardano con odio. E forse che li odio, io?". Lei: "Dev'essere solo invidia". Il Re: "E nemmeno li invidio, io" (Il mago Wiz di Brant Parker e Johnny Hart)
L'invidioso non riesce a sopportare che tu faccia il passo più lungo della sua gamba (Julien De Valckenaere)
Se ciascun l'interno affanno portasse scritto in fronte, quanti che invidia fanno, farebbero pietà!. (Pietro Metastasio)
L`invidia è come una palla di gomma che più la spingi sotto e più torna a galla. (Alberto Moravia)
Solo la miseria è senza invidia (Giovanni Boccaccio)
Ho troppa superbia per invidiare gli altri e troppo poca per pensare d'essere, dagli altri, invidiato. (anonimo)

Bibliografia [modifica]
Francesco Alberoni, Gli invidiosi, Milano, Garzanti, 1991. ISBN 8811598095.

I "socialisti a servizio" ed il caso Eliana Englaro








Nota di Lanfranco Turci.
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http://www.facebook.com/inbox/readmessage.php?t=1065551168256&f=0&mbox_pos=0#/note.php?note_id=50697017341

....ma nessun essere umano può avere certezze!