IL CAMBIAMENTO

*"se quello che faccio potesse servire anche ad un'unica persona, e se anche quell'unica persona fossi io, non sarà stato inutile" .

*"Le mani che aiutano sono più sacre delle bocche che pregano".


*" Per me, una persona eccezionale è quella che si interroga sempre, laddove gli altri vanno avanti come pecore." (F.De Andrè).

sabato 22 agosto 2009

DISCUSSIONI SOCIALISTE



Nota di Giovannibattista Ferrari.






NEL 1992,CON MANI PULITE,IN ITALIA, E' STATA MANOMESSA LA STORIA.
CON LA CADUTA DEL MURO DI BERLINO,IL COMUNISMO, DOVEVA ANDARE IN SOFFITTA,TUTTI DOVEVANO TORNARE SOTTO LA BANDIERA SOCIALISTA,OGGI DOVREBBE ESSERCI UN PARTITO SOCIALISTA MINIMO AL 35 PER CENTO,COME IN EUROPA.
PARLIAMO DEL GOLPE TENTATO DA EX P.C.I E SETTORI DELLA MAGISTRATURA SVENTATO DALLA "DISCESA IN CAMPO" DI BERLUSCONI.
E' UN NOSTRO AVVERSARIO POLITICO MA GLI RICONOSCIAMO QUESTO MERITO STORICO CERTO,SUBITO DOPO, DOVEVA ABBANDONARE LA POLITICA,NON FA PER LUI.
UN SALUTO SOCIALISTA

LE IPOTESI DI OGGI, LE CERTEZZE DI DOMANI.





Riceviamo e pubblichiamo una nota di Aldo Luigi Mancusi.

Gli ultimi scorci di pausa estiva ci invitano ad una riflessione prima che il grande motore della politica ritorni a pieni regimi. Così voglio porvi una domanda, la stessa domanda che mi sono posto in un incontro con alcuni compagni pochissimi giorni fa: come si stanno evolvendo le cose e che panorami ci aspettano? Ebbene, l'orizzonte mi sembra limpido.

Partiamo dall'evento autunnale, le primarie del PD. In casa democratica i giochi sono fatti ed è ormai scontata una vittoria di Bersani, indi è palese che si seguiranno i dettati del sempre lesto D'Alema e si ritornerà alle logiche pluriforme dell'Ulivo abbandonando i fallimenti Veltroniani. Il Pd riallaccierà i rapporti con Comunisti e Vendoliani, un dialogo che non è da escludere darà quella piccola spinta che basta per la ricomposizione di Rifondazione con in più l'assorbimento dei Verdi, dei Comunisti Italiani e dei quattro non - socialisti fedeli a Nencini ed in cerca di una questua, benché minima.

L'Idv resterà ferma ad abbagliare, probabilmente abbasserà i toni venendo a mancare la sua importanza primaria, ma fondamentalmente inizierà a perdere colpi.

L'Udc, dal canto suo, rimarrà un'incognita fino ad ottobre, in seguito dovrà decidere le alleanze per le regionali. Attualmente Casini, come tutti i partiti politici da sinistra a destra, sta aspettando la conferma dell'incoronazione di Bersani, ma non è detto che questo lo riporterà fra le braccia del Cavaliere. È molto più probabile che il Segretario Democristiano proseguirà sulla linea dei due forni, ovvero alleanze diverse in regioni diverse. In fondo l'Udc non ha mai negato i suoi dissapori con i comunisti così come con la Lega.

Vera sorpresa del futuro sarà l'Mpa. Lombardo sembra che oggi goda di un sostenitore di un certo calibro, tale Dell'Utri, non a caso l'ingegnere che ha progettato Forza Italia, il che deve farci riflettere. Il Movimento Per le Autonomie si sta muovendo molto bene e non va sottovalutato, il suo bacino di voti è notevole e va dai meridionali che hanno desideri di rivalsa verso la Lega, ai meridionali che non sono contenti del governo, fino a tutti gli sciacalli, o per meglio dire scarti degli altri partiti, che porteranno i loro voti a Lombardo in cerca di un futuro da altri negatogli.

Seguendo questo ragionamento non è così lontana l'ipotesi che vuole la terza Repubblica con Lega sud e Lega nord l'un contro l'altra armate e rispettivamente centri nevralgici di un debole centrosinistra ed un debole centrodestra.

Per quanto riguarda la Pdl, continuo a sottolinearlo, da qui ai prossimi quattro anni, a parte i soliti gossip, non vedo alcun mutamento. Le scaramuccie della Lega servono a ravvivare la situazione quando diventa stantia, Bossi sa bene che il suo corpo elettorale non ama vedere i suoi rappresentanti troppo comodamente seduti sulle poltrone romane. Nella realtà i rapporti tra Silvio ed Umberto lo sanno tutti che sono ottimi.

Come sempre alla fine di queste riflessioni mi viene da chiedermi, e noi? Personalmente amo seguire il detto di Lord Byron, less is more, ovvero, meno è più. Attualmente il nostro compito è ricostruire il Partito, non inserirci nelle competizioni elettorali. Anche se domattina ci trovassimo tra le mani un simbolo ed una segreteria, i tempi sarebbero comunque immaturi e presentarsi tra pochi mesi ad eventuali elezioni ci regalerebbe due danni; in primo luogo un risultato numerico ridicolo, probabilmente sotto lo 0,9 %. In secondo luogo, cosa forse peggiore, ancora una volta la nostra immagine sarebbe quella dei poveri incapaci, i soliti socialisti che non sanno fare altro che fallire da 17 anni a questa parte.

Personalmente mi rifiuterei di sostenere uno scempio simile, scempio che andrebbe sicuramente a discapito del progetto della grande ricostituzione del Psi, per questo invito tutti, nel caso ipotetico in cui si proporrà la cosa, ad astenersi dal sostegno di chi vuol fare la fine di Icaro.

Continuiamo per la nostra strada, tranquilli e convinti, vedrete che tutto andrà per il giusto verso. Nel frattempo vi invito ad iscrivervi al gruppo di facebook Partito Socialista Italiano (PSI) ed a contattarmi anche personalmente. Aldo Luigi Mancusi

giovedì 20 agosto 2009

Di Pietro il maramaldo






Di Biagio Marzo (dal sito www. socialist.it)


Sfruttando il silly season ferragostano, quando gli italiani hanno voglia di riposare e di vivere le vacanze in modo spensierato, lontani dalle preoccupazioni quotidiane, in special modo, lontani mille miglia dalla politica urlata e sguaiata, Antonio Di Pietro ce la mette tutta per non smentirsi e sta sul pezzo e non alla guida del trattore per intenderci, ma a cavallo della politica populista, brandendola come clava, come brandì la custodia cautelare, negli anni di Tangentopoli, quando era Pm. Che non si è mai capito, – né lui ha mai avuto la compiacenza di farlo -, perché appese la toga al chiodo. Una cosa è certa che organizzò il progrom contro la classe politica della Prima repubblica, per occupare un posto in prima fila. Finché c’è vita c’è speranza, e non è detto che Di Pietro non sogni il primo posto in assoluto, per il modo impegnativo in cui sta facendo politica.
Come se fosse stato morso dalla tarantola, Antonio Di Pietro si è scatenato nel ballo di San Vito, a causa del finanziamento del Ministero dei beni culturali concesso alla Fondazione Bettino Craxi. Essendo il suo paese di origine, Montenero di Bisaccia, di tradizione contadina conosce gli effetti negativi che produce il morso della tarantola sull’uomo. Su di lui, senza ombra di dubbio, ha avuto l’effetto di fargli perdere il lume della ragione e, comunque, non si spiega diversamente la sua presa di posizione, in piena calura ferragostana, contro il fondi elargiti alla Fondazione Craxi. Al solo nome Craxi, si è scatenato come il toro di fronte al drappo rosso in mano al torero. La donazione per lui è una “porcata estiva” e tantomeno bisognava elargire alcunché alla Fondazione dedicata “all’omonimo corruttore”.
Abbiamo considerato non da ora,bensì da allora, cioè dai tempi di Mani pulite che agiva in modo maramaldesco nei confronti delle sue “vittime”, colpevoli o no.
La prova provata di questo suo modo di fare è per come ha agito di fronte al finanziamento dato alla Fondazione Craxi. In modo volgare, velenoso e violento, tipico del personaggio senza alcun scrupolo, che riesce ad avere consenso elettorale e spazio sui mass media, perché ha da dire su tutto e su tutti, non risparmiando nessuno, nemmeno in questo caso il morto, per dimostrare di essere dalla parte della ragione, insomma, il cavaliere senza macchia. Il che non è per nulla vero, per chi conosce la sua biografia e per chi non la conosce, basterebbe che fosse al corrente del modo in cui ha agito nei confronti dell’ex segretario Pd, Walter Veltroni, dopo la campagna politica scorsa, per rendersi conto di che pasta è fatto. Prima ha avuto da parte dell’ex sindaco di Roma l’apparentamento, senza il quale non avrebbe avuto alcun eletto al Parlamento, poi ha disconosciuto l’impegno preso di confluire nel Pd. Ma Veltroni l’ingenuo ha sottovalutato il Di Pietro “camaleonte che una sera frequentava i socialisti, quella dopo i democristiani e quella dopo ancora i circoli di sinistra”.

Alla faccia dell’uomo d’onore e della coerenza del tipo mi piego ma non mi spezzo.
Per lui, pacta sunt servanda, non valgono un fico secco, quando l’obbligo di rispettarli configge con i suoi interessi. Basterebbe questo atto per classificarlo, ma per coloro che lo seguono ciecamente si considerano, presuntuosamente, in modo manicheo, la parte migliore del Paese, per questo motivo è permesso loro tutto. Intanto, vorremmo sapere chi è stato a certificarli come la parte migliore del Paese, visto che ancora non è stato attrezzato alcun ufficio preposto a tale scopo. Probabilmente, il nuovo quotidiano Il Fatto, diretto da Padellaro e Travaglio, avrà la licenza, per suo conto.
Epperò, vorremmo sapere come mai questa parte migliore del Paese, possa permettere a Di Pietro di gestire l’Idv come una cosa privata, o, meglio dire, a conduzione familiare, senza dar conto alcuno. Un partito di alti “Valori” in cui per farne parte si pratica una selezione darwiniana sul piano morale. Figurarsi che l’ultimo selezionato è il sindaco di Ponza che ne ha fatte più di Carlo in Francia.
Non è tutto oro quello che luccica, nella sua biografia autorizzata o no.
Il ritratto che viene fuori è quello di un personaggio controverso, ragion per cui, ci chiediamo, al pari di Filippo Facci:” Chi è veramente Antonio Di Pietro? L’uomo della Provvidenza o quello della Mercedes? Un magistrato senza macchia o un arrivista senza scrupoli né amici? Il grande moralizzatore che voleva realizzare “Mani pulite nel mondo” o l’arcitaliano che restituiva i prestiti in scatole di scarpe? L’uomo che voleva sedersi sul sedile di un trattore o quello che aspirava al Quirinale?”. E noi aggiungiamo che nei suoi piani recenti c’è solamente la conquista del Palazzo d’Inverno, cioè di Palazzo Chigi, sennò non si spiegherebbe il suo passo di mettersi in proprio, a spese del Pd di cui spera di succhiargli come un vampiro il sangue, cioè i voti. Eppure, tutto deve, politicamente, a D’Alema che lo elesse senatore in quel del Mugello, a Prodi che lo volle ministro e a Veltroni che gli ha concesso l’apparentamento. Per tre volte hanno pensato di metterlo nel sacco , ma lui furbo com’è, ha messo loro.
Questo è quanto. Di grazia, fareste guidare la vostra auto a un tipo come Di Pietro?
(17 agosto 2009)

mercoledì 19 agosto 2009

Si susseguono le iniziative di rilancio dell'area socialista: Rodolfo Smeraldi lancia la "Tribù Socialista Telematica"




Nota di Rodolfo Smeraldi.

IL GRULLO TOSCANO e la sua corte dei miracoli sono senza speranze,IO LANCIO LA TRIBU' SOCIALISTA TELEMATICA


In mancanza di fatti nuovi come ,LE DIMISSIONI DELLA SEGRETERIA E LA CONVOCAZIONE DEL CONGRESSO,questa è l'ultima e decisiva mia cannonata su S.Lorenzo in Lucina e sul GRULLO TOSCANO.
Ormai ho perso la speranza di vedere il GRULLO tornare indietro dalla sua incomprensibile decisione di non darci il Congresso straordinario entro l'anno,testardamente rimane fermo nella decisione di effettuarlo dopo le elezioni regionali.
Il GRULLO si sente forte delle 200 telefonate ricevute in 10 giorni,si sente suffragato sufficientemente nel portare avanti la sua opera di svendita e di disgregazione del Socialismo Italiano,per qualche seggiola in più alle Regionali si intende.
L'appello lanciato da più parti affinchè 60 componenti del Consiglio Nazionale richiedessero la convocazione straordinaria dell'organismo statutario in grado di convocare il Congresso,non è stato recepito,questa è la dimostrazione che la metastasi negli organismi di Partito è diffusa e che non si intravvede quale cura possa essere efficace,occorre tagliare e alla svelta.
Intanto il mondo Socialista è in subbuglio,fioccano le iniziative,individuali e di gruppo.Due di queste,attirano la mia attenzione.
Il 16 Settembre inizia a Napoli la I Festa di Sinistra e Libertà,io ci andrò e cercherò di capire se SeL possa essere davvero l'approdo di coloro che come me vogliono continuare a essere Socialisti,se SeL possa trasformarsi e farsi Partito SINISTRA e LIBERTA' SOCIALISTA,non concedendo agli alleati post-comunisti,neanche un centimetro nel non definire Socialista,una formazione nuova della sinistra italiana,vincendo le resistenze e i sofismi se ci sono,di coloro che non sopportano il termine Socialista anteponendogli nomi originali e fantasiosi che non tengono conto che la Sinistra Europea si identifica nel Socialismo e che il Comunismo è stato sconfitto dalla storia.
il 20 Settembre a Roma,piazza Farnese,Assemblea Nazionale dei Socialisti incazzati,parteciperò anche se non mi ritengo incazzato ma deciso.Li a piazza Farnese sarò tra i miei simili,nel tentativo di riscattare l'orgoglio Socialista,non per piangerci addosso o lamentarsi delle sventure subite fin dal 1994.
Cercherò insieme alle compagne e ai compagni di interrompere il lungo stillicidio del Socialismo,che ha subito delle vere e proprie svendite di pezzi di storia,per inseguire :RINNOVAMENTO ITALIANO di DINI,ALLEANZA coi VERDI,la R.N.P. con PANNELLA,ULIVO e UNIONE con PRODI e D'ALEMA,fino alle ultime elezioni europee con SeL di VENDOLA.Penso che noi SOCIALISTI di OGGI,figli dei SOCIALISTI di IERI e genitori dei SOCIALISTI di DOMANI,dobbiamo fare quanto è nelle nostre possibilità per rilanciare la politica RIFORMATRICE SOCIALISTA,che ci ha visti sempre protagonisti delle più importanti conquiste politiche e sociali:ISTRUZIONE E ALFABETIZZAZIONE OBBLIGATORIA,REPUBBLICA,COSTITUZIONE,STATUTO DEI LAVORATORI,DIVORZIO,ABORTO,RIFORME OSPEDALIERA e SANITARIA,ISTITUZIONE DEGLI ENTI REGIONE.
Una forza politica che è stata capace di fare tutte queste cose,ha ancora lo spazio per poter rivendicare il ruolo di protagonisti della politica italiana,non abbiamo più nulla da svendere,dobbiamo riappriopriarci della nostra capacità di interpretare meglio la società,i suoi bisogni e le sue aspettative.A costo di non vederci rappresentati per chissà quanto tempo nelle istituzioni,dobbiamo con pazienza ricostruire,mattoncino su mattoncino,la nostra gloriosa CASA SOCIALISTA,dovremmo farlo puntando decisamente con i fatti e non con le parole,sui NOSTRI GIOVANI,motivati e competenti,a loro va affidata la conduzione e la rappresentanza dei Socialisti.
A noi detentori delle esperienze e della STORIA SOCIALISTA,il compito di sostenerli e incoraggiarli.Oggi abbiamo a nostra disposizione uno strumento potente come il Web che con i SOCIAL NETWORK ci consentono di accorciare le distanze e a far viaggiare velocemente,in tempo reale le informazioni.Sfruttiamole al meglio,costruiamo le TRIBU' SOCIALISTE TELEMATICHE,non costano nulla e non serve nessuna tessera per farne parte,ci pongono democraticamente alla pari tra di noi,con il naturale e significativo risultato di partecipare con proposte e discussioni,approvarle con un clic dalla propria abitazione o ufficio,senza che ci sia un GRULLO TOSCANO di turno ad impedircelo.
IO CI CREDO,VIVA IL SOCIALISMO.

sabato 1 agosto 2009

RIPARTE IL BLOG PER CONTRIBUIRE AL DIBATTITO SUL FUTURO DELL'AREA SOCIALISTA.

VISTA LA SITUAZIONE POLITICA NAZIONALE E, SOPRATTUTTO, L'EVOLUZIONE DI PARTICOLARI E SCONCERTANTI VICENDE RELATIVE ALL'AREA SOCIALISTA, CI SENTIAMO IN DOVERE DI RIPRENDERE L'ATTIVITA' DEL BLOG INSERENDO GLI ARTICOLI ED INTERVENTI PRINCIPALI DELLE DISCUSSIONI IN ATTO.



RESTA SOSPESA, PER IL MOMENTO, L'ATTIVITA' LOCALE COME GIA' COMUNICATO.



SONO GRADITI COMMENTI E VS. ARTICOLI, ANCHE DA INSERIRE DIRETTAMENTE SU QUESTO BLOG.

LA MAIL E' SEMPRE LA STESSA: socialisti.cupra@alice.it




GRAZIE A TUTTI DELLA COLLABORAZIONE E DEL CONTRIBUTO CHE VORRETE DARE AL DIBATTITO IN CORSO E, PER QUESTO, ABBIAMO INSERITO ALCUNI PRINCIPALI LINK DI SITI E GRUPPI DOVE ACQUISIRE TUTTE LE NOTIZIE E PARTECIPARE ALLE DISCUSSIONI.


Maurizio Virgulti (curatore del blog)