IL CAMBIAMENTO

*"se quello che faccio potesse servire anche ad un'unica persona, e se anche quell'unica persona fossi io, non sarà stato inutile" .

*"Le mani che aiutano sono più sacre delle bocche che pregano".


*" Per me, una persona eccezionale è quella che si interroga sempre, laddove gli altri vanno avanti come pecore." (F.De Andrè).

domenica 11 ottobre 2009

Torna in campo il P.S.I. con il suo garofano.















Vittorio Lussana: Torna in campo il Psi con il suo Garofano




“Noi vogliamo rappresentare e mantenere vivo il Partito più antico e glorioso della Storia democratica del nostro Paese: il Partito socialista italiano”.
E’ quanto ha dichiarato Bobo Craxi nel corso del proprio intervento alla Convention Nazionale di ricostituzione del Psi, in svolgimento in queste ore a Roma presso il teatro Eliseo.
“Noi”, ha spiegato Craxi, “vogliamo riorganizzare una forza politica autenticamente riformista, che faccia leva sulle proprie idealità, sullo spirito di conservazione della propria storia, che esprima un punto di vista realistico sull’Italia che viviamo e che amiamo”.
“Non è vero”, ha proseguito l’ex sottosegretario agli Esteri, “che il centrodestra non è messo nelle condizioni di governare. Piuttosto, è vero che si inseguono dei riformismi ‘à la carte’.
Nessuna delle grandi riforme preannunciate alla base per favorire la vittoria di Berlusconi hanno mai visto la luce: non quella della Giustizia, non quella del mercato del lavoro, né tantomeno quelle relative a questioni fondamentali come l’educazione pubblica, la sanità, i diritti civili, la sicurezza, il fisco.
Al contrario, sono spesso state assunte decisioni fortemente discutibili, manifestando una propensione conservatrice e corporativa”.
Craxi non ha risparmiato le critiche anche al Pd e a Massimo D’Alema: “In Italia, la questione socialista è un tabù. Non lo dovrebbe essere, almeno per noi, ma lo è per la sinistra: è un ‘non – problema’, una ‘non – questione’, mentre resta il problema della sinistra italiana: la questione politica per eccellenza.
Se la sconfitta elettorale aveva rappresentato un chiaro stop alla teoria dell’autosufficienza del Pd, quello che poi è seguito è stato un continuo ‘zig zag’ suicida che li sta conducendo ad uno scontro congressuale dagli esiti abbastanza chiari, ma dagli sviluppi incerti.
Un grande Partito riformista, che guarda alla prospettiva di un’alternanza di governo e punta ad essere il perno di una vasta alleanza riformatrice, non può mantenersi ‘a braccetto’ con il Partito dell’antipolitica per eccellenza, l’anomalia delle anomalie: quello dell’ex pubblico ministero Antonio Di Pietro. E mi permetto anche di dire”, ha aggiunto Craxi, “che il vicepresidente dell’Internazionale socialista avrebbe dovuto impedire che il suo Partito, entrato a suo tempo in quel consesso grazie al parere positivo del Psi, rifiutasse di apparentarsi con i socialisti.
Ma su questo punto non ho sentito mai una parola di autocritica, non un ripensamento, non un ripiegamento, ma solo la manifestazione di una propensione e di una presunzione d’altri tempi”.
Craxi ha infine motivato il dissenso di molti socialisti italiani rispetto alla nascita del movimento ‘Sinistra e Libertà’, in cui sta confluendo parte del Ps: “Noi diciamo no a quell’alleanza. E avremmo detto no con ancora più forza se non ci fosse stato negato il terreno politico che è proprio delle scelte impegnative: il Congresso generale degli iscritti.
Ci si può chiedere di restare in minoranza all’interno del Partito socialista, ma non ci si può certo chiedere di restare minoranza in una corrente socialista a sua volta minoritaria rispetto a quello che si configura già come un Partito e che darà vita alle sue reti territoriali, che ha un leader riconosciuto e che, nei telegiornali, è già definito nuovamente come la ‘sinistra radicale’…”
.Roma, 10 ottobre 2009

1 commento:

  1. A questo punto siamo "punto e a capo". Si era fatto nascere il Partito Socialista nel 2008 per ridare una casa ai socialisti. Ora, di nuovo ce ne sono due.
    E tutti e due si chiamano PSI. Ma per un socialista, che di divisioni non ne vuole sapere, mi dite come fa a credere ancora in un progetto socialista credibile???????

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