IL CAMBIAMENTO

*"se quello che faccio potesse servire anche ad un'unica persona, e se anche quell'unica persona fossi io, non sarà stato inutile" .

*"Le mani che aiutano sono più sacre delle bocche che pregano".


*" Per me, una persona eccezionale è quella che si interroga sempre, laddove gli altri vanno avanti come pecore." (F.De Andrè).

martedì 28 dicembre 2010

MarmellataItalia

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Pubblico impiego: tra ipocrisie e populismo

Scritto da: Maurizio Virgulti il 27/12/2010 E TRATTO DAL SITO "MARMELLATA ITALIA".


Chi scrive è un funzionario pubblico di un ente locale da oltre 25 anni. Dalla data della mia assunzione (1987) ne è passata di acqua sotto i ponti! Sono passati Ministri, Sottosegretari, Sindacalisti, Sindaci, neo assunti e pensionati, ma la solfa è cambiata di ben poco con la soddisfazione degli assenteisti e fannulloni e la rabbia di quelli che fanno (bene) il proprio lavoro al servizio del cittadino.
Con l’insediamento del Ministro Brunetta sembrava che qualcosa potesse cambiare, ed effettivamente e lentamente stiamo assistendo alla messa in atto di innovazioni che vanno indubbiamente nella giusta direzione (trasparenza, misure per l’assenteismo, meritocrazia, e-government, facilitazioni per i cittadini, ecc.).
Ma, ahimè, questo processo si sta snaturando ed i vecchi mali delle ipocrisie e del populismo tornano alla ribalta con prepotenza, con la collaborazione del vecchio sindacato corporativista. Vogliamo citare degli esempi:
-ASSENTEISMO. il tutto si è ridotto ad un semplice provvedimento che toglie una percentuale della paga giornaliera in caso di malattie sino a 10 giorni. Risultato: molti “malati” sono miracolosamente guariti ed i veri malati oltre al danno hanno anche la beffa. I cartellini marcatempo continuano ad essere usati impropriamente e gli uffici sono spesso vuoti per i più svariati motivi;
-BLOCCO ASSUNZIONI E CARENZA PERSONALE. Non occorreva certo Brunetta per varare provvedimenti di blocco indiscriminato delle assunzioni e del turn-over, mentre nulla di nuovo si vede per smantellare tante situazioni di eccesso di personale che passa la giornata senza sapere cosa fare perché le proprie funzioni sono state trasferite ad altri enti, mentre questi ultimi non sanno come ottemperare a questi nuovi compiti non avendo funzionari disponibili né competenti in merito, soprattutto i piccoli Comuni ( che sono la stragrande maggioranza), dove magari c’è una sola persona per settore e se sta male o va in ferie si blocca tutto.
-MERITOCRAZIA: bellissima parola, senza dubbio, ma il Ministro ci spieghi in pratica cosa si dovrebbe fare, perché le montagne di circolari e disposizioni sino ad ora emanate non sono servite a nulla perché inapplicabili nella realtà quotidiana degli enti.


E la lista continua, ovviamente, ma ci sarebbero da scrivere pagine e pagine. Quindi il trionfalismo del Ministro è sempre più scaduto nel populismo che getta solo fumo negli occhi ai cittadini.
Ma qualcuno giustamente osserva: ma il sindacato cosa fa? E qui andiamo ad un altro punto dolente. Il sindacato, o almeno una grossa fetta di esso, è conservatore e corporativo, nel senso che ha più premura di non perdere tessere e delegati che far avvallare provvedimenti a favore della qualità dei servizi e di lavora con onestà e merito. Basta che un pinco pallino, magari assenteista ed incompetente , faccia la tessera e, magicamente, diventa intoccabile e meritevole di lodi.
Ma non dimentichiamo non solo l’inefficenza ma anche la connivenza degli Amministratori, dei Sindaci, dei Presidenti, dei Dirigenti affinchè si perpetui questo stato di fatto, spesso utile per giochetti “di prestigio”.


Concludendo, quindi, non c’è molto da essere ottimisti sino a quando prevarranno ipocrisie e populismi su tutti i fronti, e si impongano poste elettroniche certificate, servizi on-line, e-government, tagliando poi indiscriminatamente fondi agli enti interessati, che magari non hanno neanche i soldi per cambiare uno schermo del PC, lasciando migliaia di dipendenti pagati senza far nulla magari anche nel proprio ministero.

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