IL CAMBIAMENTO

*"se quello che faccio potesse servire anche ad un'unica persona, e se anche quell'unica persona fossi io, non sarà stato inutile" .

*"Le mani che aiutano sono più sacre delle bocche che pregano".


*" Per me, una persona eccezionale è quella che si interroga sempre, laddove gli altri vanno avanti come pecore." (F.De Andrè).

domenica 6 settembre 2009

Secondo convegno nazionale del movimento dei "socialisti incazzati".





Si terrà a Roma il 20 settembre, con ritrovo alle ore 9 a Campo dei Fiori, davanti al monumento a Giordano Bruno.

Organizzato dal sempre più folto gruppo dei "socialisti incazzati" , che hanno già tenuto un convegno il 5 luglio, di cui riportiamo il comunicato.

PER IL RILANCIO DEL SOCIALISMO DEMOCRATICO IN ITALIA.
Si è tenuto il 5 luglio a Roma l'annunciato convegno nazionale dei "socialisti incazzati".Il convegno, che ha visto la partecipazione di nuclei e circoli socialisti e di vecchi militanti, ha messo in luce il disinteresse degli ex dirigenti del PSI e del PSDI alla ricostituzione in Italia di un grande e forte partito socialista. Mentre in tutti i grandi paesi dell'Europa e del mondo i partiti socialisti, socialdemocratici e laburisti sono ovunque la prima o la seconda forza politica e sono comunque una presenza estremamente significativa (basti pensare che Zapatero in Spagna ha "perso" le ultime elezioni europee, arrivando secondo, ma con oltre il 40 per cento dei consensi), in Italia non c'è più nessuna traccia del partito che ha la storia più lunga e gloriosa, che ha dato il maggior contributo alle cause dei lavoratori, per l'affermazione della democrazia repubblicana e per la laicità dello stato.I convegnisti hanno considerato grave l'atteggiamento dei residui gruppi socialisti (primo fra tutti il PS) che si attardano su posizioni politiche che nulla hanno a che fare con la tradizione che, partendo da Filippo Turati, è stata portata avanti da uomini come Giacomo Matteotti, Giuseppe Saragat, Pietro Nenni, Sandro Pertini e Riccardo Lombardi.Il gioco dei comunisti, da sempre ostili alla presenza di un partito socialdemocratico in Italia, ha portato, dopo la caduta del muro di Berlino, alla costituzione di partiti dalle sigle e dai simboli sempre cangianti. Ultimo nato è un partito cattocomunista che nasconde o rinnega larga parte del suo passato, indifferente alla difesa della laicità dello Stato, lontano dalle battaglie popolari degli ultimi sessant'anni e nel quale non ci si chiama più neppure "compagni". Se questo partito può suscitare interesse negli ambienti opusdeisti o confindustriali (non a caso la Binetti, Colaninno e Calearo siedono in parlamento fra quelle fila), fra gli elettori dell'area laica e socialista i consensi sono stati prossimi allo zero e non si ha motivo di ritenere che la situazione possa cambiare in futuro.La nuova formazione politica "Sinistra e Libertà" è composta quasi esclusivamente da ex comunisti provenienti dalle minoranze di Rifondazione e del PdCI e dal gruppo di SD proveniente dall'ex PDS - con appena qualche spruzzatina di verdi e di socialisti - e non ha alcuna prospettiva futura se non quella di barattare i consensi ottenuti per aiutare la ricollocazione del suo ceto politico, rimasto disoccupato o prossimo ad esserlo, né potrà svolgere altro ruolo se non quello di corrente esterna del PD, a supporto di ipotetiche maggioranze di "sinistra" che non hanno speranza di tornare al governo del Paese.Di fronte a una situazione così critica, che vede anche una opposizione al governo priva di idee e di programmi concreti e realizzabili, il convegno ha deciso di dar vita ad un movimento di ricostruzione socialista, autonomo e indipendente da qualsiasi altra formazione politica o gruppo di potere, che non si propone di partecipare a nessuna campagna elettorale e che si batterà per il rinnovamento del costume socialista nel nostro paese, a partire dalla lotta al carrierismo, all'elettoralismo ed alla caccia di pubbliche prebende.I militanti ed i simpatizzanti socialisti, che in tanta misura si sono astenuti dal prendere parte alle ultime competizioni elettorali, sono stanchi di essere chiamati a sostenere gruppi che, sotto le mentite spoglie di partiti socialisti o genericamente di "sinistra", in realtà nascondono delle società di mutuo soccorso fra dirigenti di lungo corso, interessati solo alla loro autoperpetuazione.Un partito socialista non può limitarsi ad essere un (peraltro inefficiente e squallido) ufficio di collocamento per consiglieri ed assessori rimasti disoccupati od aspiranti a illimitate riconferme o per quanti siano alla ricerca di una prima occupazione come fruitori di gettoni, consulenze ed incarichi pubblici.Il paese ha bisogno di idee chiare. Solo un nuovo partito, che sia erede al contempo della tradizione turatiana del 1892 e di quella di Palazzo Barberini del 1947 e che si collochi senza esitazioni e doppi giochi nell'alveo dell'Internazionale Socialista e del socialismo democratico europeo, potrà riportare il movimento socialista in Italia a quei livelli purtroppo abbandonati da decenni.

Il convegno del 5 luglio ha deciso di nominare portavoce del movimento il compagno Giorgio Giannelli, già giornalista parlamentare de La Giustizia e dell'Avanti!. Il coordinamento organizzativo è stato affidato alla compagna Patrizia Ruggiero.

Il prossimo incontro si svolgerà a Roma domenica 20 settembre 2009.Contatto: PRuggiero@hotmail.it -- su Facebook: Patrizia Ruggiero

Nessun commento:

Posta un commento

Commenta il post